Volto spaventoso in stile horror che rappresenta la paura più profonda e viscerale umana, con occhi spalancati, denti deformi e espressione terrorizzante.

Estratti

By Psicosinfonie

La paura della paura: un viaggio nell’emozione che ci spaventa

In questo estratto da Umanosfera. L’Amazzonia dei corpo-pensieri. Appunti di viaggio l’autore, il dottor Guido Buffoli, affronta un tema importante per l’essere umano: la paura.

La paura della paura: tanto ovvio quanto difficile da spiegarsi

“In un libro per bambini stava scritto che la paura più brutta è la paura della paura.
È un fatto talmente ovvio che non riusciamo bene a pensarlo: nessuno ha paura per niente e chi ha paura sente di averne validi motivi anche se non li riconosce, o non può pensarli. Ci sono paure di cui siamo coscienti, altre di cui sentiamo solo l’intensità con cui ci afferrano da tutti i lati. Forrest Gump, che sembrava immune alla paura, esclamerebbe: «E su questo non ho altro da dire!».
Con tutta la simpatia per lui, invece, proverò a parlarne.”

Come descrivere la paura?

“È possibile, ma come si fa a scrivere, descrivere, raccontare, parlare dell’emozione che più accompagna e condiziona la persona nella sua vita? Probabilmente, se si prova ad avvicinarsi davvero, cercando di dare una rappresentazione verosimile alla paura, se si cerca di guardarla in faccia, non si va oltre al dipinto di Munch, L’urlo, anche perché è noto che la parte prevalente nella comunicazione è quella non verbale.”

Una compagnia terrificante: ansia, panico e terrore

“La paura, insieme alle sue sorelle ansia e angoscia, e ai suoi fratelli panico e terrore, cavalca attraverso l’umanosfera come i cavalieri dell’Apocalisse, come i Nazgûl, o i mangiatori di morte, o Medusa, paralizzando chi ha la sventura o l’ardire di guadarla.”

Mostri reali e simbolici: le immagini della nostra paura

“Mostri, fantasmi, demoni, alieni, mannari, vampiri, filmati con effetti speciali, dipinti e disegnati a mano o con computer grafica, rappresentati con maschere, pupazzi o statue somiglianti a streghe, orchi, zombie, spiriti e fantasmi, non arrivano mai a somigliare alle peggiori paure umane.”

Una risposta primordiale: difendersi per sopravvivere

“Come gli animali, anche gli uomini hanno vissuto da tempi immemori le minacce che potevano giungere da ogni parte e hanno dovuto adattarsi a difese speciali per sopravvivere.”

Paura o terrore? Distinzioni emotive importanti

“Ti cade addosso prima il terrore della paura, o la paura del terrore? Non è un gioco di parole, c’è una differenza importante come quella tra essere impauriti o essere atterriti. Panico e terrore sono la stessa cosa, ma qual è il confine fra ansia e panico? Quali sono i livelli di intensità di queste emozioni che l’essere umano può sopportare, e con quali mezzi?”

Dallo stress agli attacchi di panico: parole nuove per paure antiche

“Una volta la definizione ‘attacchi di panico’ non era frequente, ai nostri tempi è invece entrata nel gergo comune, così come il termine “stress”, che un tempo i medici ritenevano una fantasia psicologica mentre ora compare spesso nelle più svariate diagnosi.”

La notte come teatro di paure o rifugio dei sogni?

“«Che stress, che stress, che stress di giorno, ma la notte no!» cantavano nella trasmissione televisiva di Renzo Arbore Quelli della notte.
La notte e il buio possono essere teatro di incubi e apparizioni horror. In realtà, dipende da cosa si fa di notte — se questa diventa invece opportunità di eros, svago, o sogni, e non è vista come le tenebre dove si aprono varchi a mostri e fantasmi. Ansia e insonnia vanno a braccetto, e quanto costa lo stress del non poter dormire? Ci sono persone che senza saperlo non dormono temendo di morire, se non stanno svegli.”

Le radici profonde della paura: dal grembo materno

“Per capire meglio la nostra complessità, ognuno potrebbe pensare alla vera storia delle proprie paure a partire dall’inizio del proprio concepimento, dal miracoloso sviluppo fetale, perché, anche se non possono essere ricordate, si può riuscire immaginarle con un po’ di empatia, magari ricorrendo all’archivio dell’umanosfera.”

Il confine sottile della sanità mentale

“I confini fra sano e malato non sono sempre definibili, specie per la sanità mentale. Fra le emozioni che fanno perdere la testa, l’ansia, l’angoscia, la paura, il panico e il terrore occupano posti preminenti.”

Dal grembo ai genitori: chi educa chi?

“La psicoanalista François Dolto ha scritto un bel libro con uno pseudonimo, in cui si immaginava, a seconda dei caratteri dei genitori, i pensieri che facevano i feti e i loro dubbi riguardo la convenienza di affrontare l’avventura del venire al mondo e, una volta nati, come poter educare convenientemente mamma e papà a occuparsi di loro.”

Intrattenimento ed evitamento.
La paura tra spettacolo e realtà

“Pur essendoci veri e propri filoni di narrativa, pittura, musica, scultura e film, che con suspence, horror e splatter, tentano di rappresentare questi eventi emotivamente paurosi trovando un nutrito pubblico, le persone in realtà cercano di evitare il più possibile la conoscenza della paura. Come conoscenza non intendo le prove di coraggio, che pure nell’umanità sono state sempre presenti.”

La verità dei “matti” secondo Nietzsche

“Quando Nietzsche diceva che i ‘matti’ sono le persone più vicine alla verità, penso si riferisse anche al fatto che sono quelle che più si sono sentite esposte all’ipocrisia umana e alla paura, da cui però anche loro non sono riuscite a fuggire — come avviene in diversi incubi dove ci si sente paralizzati e incalzati dal pericolo.”