All’interno del lessico umanisferico, il termine umanosfera — un neologismo coniato dal dottor Guido Buffoli — può considerarsi il contenitore di tutti i successivi.
Ciò che vediamo intorno a noi è una minima parte di quello che realmente è e accade.
Siamo abituati a visioni e percezioni sintetiche che corrispondono limitatamente agli elementi che ci circondano. Ci accorgiamo delle polveri sottili, quando un raggio di sole le illumina controluce, delle albe, dei tramonti, ma siamo distanti dal riconoscere e anche immaginare le dinamiche delle correnti ascensionali, delle interferenze bariche, della composizione dell’atmosfera che con le sue consistenze ci protegge e permette di vivere, al contrario di pianeti che non ce l’hanno. Insomma, abbiamo una visione statica che ci rende difficile considerare quali siano i campi di emanazione di ogni singola cosa, che proviene da quelle considerate inanimate o animate.
Fra le emanazioni che ci riguardano più da vicino, ci sono i corpo-pensieri. Già, perché mente e corpo sono tutt’uno e quelli che invece consideriamo solo pensieri astratti in realtà hanno la stessa corporeità unitaria di mente e corpo. Questo significa che quando pensiamo e diamo parola ai nostri pensieri, in realtà creiamo flussi e correnti complesse di corpo-pensieri che si espandono e si aggregano in vario modo nello spazio intorno a noi.
Non solo gli uomini hanno corpo-pensieri, ma anche molti altri esseri viventi che compongono la natura e il nostro pianeta.
Così come sono state complesse interazioni biologiche a far evolvere la vita dal brodo primordiale, altrettanto l’evoluzione del pensiero umano è il frutto degli innumerevoli corpo-pensieri espansi dall’inizio dei tempi. I corpo-pensieri non si disperdono con il tempo del nostro pensato e con quello della nostra personale esistenza, ma di continuo alimentano aree e strati, in modo simile a quelli che compongono l’atmosfera.
Possiamo chiamare queste aree “umanosfera” e considerarla metaforicamente la più grande biblioteca interattiva mai esistita, perché ha raccolto pensieri mai detti, foglietti, diari, poesie, drammi e commedie di ogni genere in cui ogni essere umano comunque ha dato e dà, più o meno inconsapevolmente, i propri contributi.
Come l’atmosfera ci protegge dalle radiazioni solari, consentendoci di ricavarne le parti benefiche nonostante buchi dell’ozono, inquinamenti e rottami satellitari, altrettanto l’umanosfera preserva la saggezza, l’intuizione e la bontà umana dall’inquinamento della distruttività e dalla sofferenza, artefici della depressione e della patologia mentale. Se la riconosciamo e impariamo ad ascoltarla, ci dà la possibilità di connetterci con le parti migliori dei corpo-pensieri di tutti quelli che ci hanno preceduto e hanno affrontato e risolto i conflitti. Consente di dare un senso al vivere terreno facendoci sentire una dimensione di appartenenza comune rispetto alla solitudine esistenziale.

