Dizionario del lessico umanosferico: preconscius

Dizionario

By Guido Buffoli

Preconscius

All’interno del lessico umanosferico, il preconscius — un neologismo creato dal dottor Guido Buffoli per differenziarlo dal preconscio — è uno dei termini chiave per entrare in contatto con l’umanosfera.

Preconscius non è una parola misteriosa, ma un’area funzionale molto importante a disposizione di ognuno e specifica per ognuno, che fornisce informazioni ed elementi guida arricchiti da quella parte della nostra mente che ha raccolto — senza disperderle — tutte le memorie radarizzate, comprese quelle che sfuggono alla nostra coscienza, oltre alle risultanze delle memorie esperienziali nelle fusioni genetiche ed epigenetiche di quanti ci hanno preceduto.
Il preconscius collega preconscio, conscio, istinto e intuizione, e, similmente a un’intelligenza artificiale, processa la complessità dei corpo-pensieri umani, arricchendola della memoria dell’eros empatico-affettivo.
In quel “us” finale — che lo diversifica dalla parola preconscio — sta la chiave fra magia e conoscenza di quanti sono riusciti e riescono a farsi carico del peso e della gioia della saggezza e deità umana. Riuscire ad ascoltare e accedere al preconscius consente di avere visioni più allargate, complesse e interattive dell’esistere, di accettare la teoria della relatività riferita alla nostra psiche, a sentirci meno soli, partecipi alla vita e appartenenti alla grande famiglia dell’umanosfera, in cui, nonostante diversità e conflitti, non prevalgono divorzi, separazioni e abbandoni.

Il preconscius è quindi una risorsa importante in sinergia con le altre. È una fonte che scorre come l’acqua — sopra, sotto e dentro di noi. E, similmente a quanto succede all’acqua, in ogni sua molecola e cellula si racchiudono memorie ed energie che si trasmettono da quando la vita si è accesa nel brodo primordiale. Per questo motivo, possiamo considerarlo la più grande biblioteca interattiva e tridimensionale della storia dell’umanità. Poter sfogliare e leggere capitoli o pagine, anche solo qualche riga, del preconscius fornisce conoscenze molto diverse da quelle rinvenibili in qualsiasi enciclopedia, Wikipedia, Google e affini.
Il preconscius non è una nuova fede o una panacea universale, ma riuscire ad ascoltarlo ci permette di usufruire di quelle facoltà mentali che ancora ci sono sconosciute e ci mette al riparo dal rischio di fare un uso sconsiderato dell’intelligenza artificiale.
Per potersi connettere al preconscius e ascoltarlo interattivamente è necessario avvicinarsi il più possibile alle libere associazioni, al riconoscimento sensoriale dei nostri corpo-pensieri, in particolare dei sei sensi della voce che nelle loro sfumature tonali hanno da sempre accompagnato i melodrammi della persona.