Tutti pensiamo, ma ci pensiamo mai a quale sia la natura dei pensieri? Della loro qualità ci interroghiamo di continuo. Riflettiamo su di loro, soppesandoli, valutandoli, catalogandoli in positivi, negativi, gioiosi, dolorosi… Ma di che cosa sono fatti ce lo chiediamo meno. Anzi. Diamo per scontato che siano fatti di “niente”.
Li consideriamo eventi mentali evanescenti, che si dissolvono.
Eppure, molte tradizioni filosofiche, psicoanalitiche e spirituali hanno attribuito al pensiero una consistenza, una sua realtà quasi fisica, sebbene non sia tangibile nel senso classico del termine.
I pensieri hanno un “corpo”
Se pensiamo alla materia, immaginiamo qualcosa di solido, di visibile, qualcosa che possiamo toccare e misurare. I pensieri, invece, non si vedono, non si pesano, non si possono contenere in un recipiente. Quindi, da un lato non hanno materia nel senso tradizionale, dall’altro non possono essere considerati “niente”. Qual è quindi la natura dei pensieri? Lasciando agli scienziati la terminologia precisa, le formule e i tecnicismi, possiamo semplificare dicendo che i pensieri hanno una loro presenza, una loro forma, un loro peso nell’esperienza umana. Un loro “corpo”. E per questo possiamo considerarli, e chiamarli, “corpo-pensieri“.
I corpo-pensieri non sono semplici astrazioni destinate a svanire. Al contrario, restano sospesi attorno a noi, incidono sulla nostra realtà, influenzano l’ambiente in cui viviamo e chi ci sta vicino. Non sono fatti di materia per come la intendiamo comunemente: non possiamo vederli a occhio nudo come una sedia o un sasso, ma li percepiamo, li sentiamo, un po’ come la musica. Anche il suono, anche la voce, non hanno materia nel senso classico, ma questo non significa che siano inesistenti. La natura dei pensieri è simile: sono fatti di una sostanza non tangibile ma reale, capace di imprimersi nelle cose, di restare nelle stanze, di lasciare un’impronta nelle persone.
Umanosfera: l’atmosfera dei corpo-pensieri
I pensieri, avendo un “corpo”, non svaniscono nel nulla. Al contrario, i corpo-pensieri si accumulano, si sovrappongono, si intrecciano in uno spazio condiviso che non è disperso nell’universo, ma rimane attorno a noi, dentro di noi. Non possiamo paragonarli a onde che si dissolvono nel cosmo infinito: sono piuttosto una sorta di atmosfera invisibile e umana, una “umanosfera” che ci circonda e ci connette a chi ci ha preceduto e a chi verrà dopo di noi.
Ogni pensiero lasciato nel mondo non muore con chi lo ha formulato. Vive, cresce, si trasforma, viene raccolto e rilanciato.
La grande biblioteca dei corpo-pensieri
Il passato non è un archivio polveroso, ma una corrente viva di corpo-pensieri che continuano a esistere e a influenzare il presente. È una sorta di biblioteca universale e multimediale sempre a disposizione di chi è in grado di sintonizzarsi con essa. Non leggiamo solo i libri per accedere ai pensieri di chi ci ha preceduto: li respiriamo nell’aria che ci circonda, li assorbiamo nelle relazioni, li riconosciamo nelle intuizioni improvvise, nei sentimenti che non sappiamo spiegare. Viviamo immersi nei corpo-pensieri degli altri, così come gli altri vivranno nei nostri.
I pensieri dei filosofi antichi risuonano nei nostri dialoghi interiori, quelli dei poeti si incastonano nelle nostre emozioni, quelli dei mistici si trasformano in intuizioni improvvise.
Noi non pensiamo mai da soli: siamo immersi nell’umanosfera di corpo-pensieri, alcuni nati nella nostra mente, altri giunti da epoche lontane, da sconosciuti che mai abbiamo incontrato, ma che ci hanno lasciato in eredità un frammento della loro visione del mondo.
La responsabilità di ciò che pensiamo
Se accettiamo la natura dei pensieri, il fatto che i pensieri abbiano una loro consistenza e una loro esistenza prolungata nel tempo, allora diventa essenziale essere consapevoli di ciò che pensiamo e di ciò che lasciamo nel mondo. Possiamo scegliere di nutrire la nostra mente con pensieri più profondi, più liberi, più luminosi, invece di lasciarla invadere da paure, rumori e distrazioni.
Forse questa è la nostra grande responsabilità: contribuire a questa enorme biblioteca multimediale universale con pensieri che abbiano la forza di ispirare, di elevare e di trasformare chi verrà dopo di noi. Perché ci preoccupiamo spesso delle azioni e degli oggetti che lasciamo in eredità, ma raramente ci chiediamo: quali pensieri stiamo lasciando nel mondo?

